Fotopittura architettonica: Lisa Borgiani e Massimo Nidini

di Luca Bozzoli

Lisa e Massimo: uno scontro tra forme d’arte, generazioni, realtà, idee. Un big bang culturale capace di generare una forma d’espressione che, a calco, ne rappresenta la natura composita ed esplosiva. Dense pennellate rincorrono i confini realistici propri della fotografia per deformarli e mescolarli in opere originali e dal sapore esotico.

Lisa Borgiani e Massimo Nidini

Entrambi di Verona, hanno collaborato dal 2005 fino alla scomparsa di Massimo, lo scorso 20 maggio. Le loro crezioni fotopittoriche (presenti in numerose fiere internazionali come New York Art Expo, 20|21 London Art Fair, Art Singapore Fair, Innsbruck Art Fair, Dubai Index Fair e The Affordable Art Fair London), passeranno anche nella nostra Bassa, con la mostra DynamiCities a Brescia, Reggio Emilia e Cremona.

Molto altro si potrebbe scrivere su questa innovativa idea d’arte ma la chiusa così brusca cui si è voluto ricorrere è giustificata dal poter lasciar la parola a Lisa e alle opere stesse che sono la testimonianza più viva e veritiera.

Partiamo dalle curiosità: come nasce la collaborazione tra Lisa Borgiani e Massimo Nidini?

La collaborazione nasce dall’idea di unire e fondere insieme due arti (la fotografia e la pittura), due menti, due idee e due età così diverse (quando abbiamo iniziato avevo venticinque anni e lui sessanta). L’incontro suscitò un notevole interesse già dalle prime opere e così iniziammo a dedicare tutto il nostro tempo a questo progetto artistico.

Sulla base di che criterio scegliete e mescolate i vostri soggetti cittadini?

Le architetture vengono scelte in base alla loro forma e all’ispirazione che suscitano in noi, per creare un’unione armoniosa tra architetture antiche e moderne.

Un tema ricorrente nelle vostre opere è la mescolanza temporale: passato, presente e futuro coesistono nello stesso quadro dando vita ad accostamenti originali tra vecchi palazzotti e slanciati grattacieli. Come spiega questa, spesso difficile ai tempi d’oggi, armoniosa convivenza?

L’idea è di creare le città del futuro, dove antico e presente si fondono alla ricerca di una nuova identità. Un’idea che vuole mantenere la storia e la sua importanza, fusa al presente per creare il futuro.

Oltre all’incrocio tra epoche ricorre nelle vostre opere l’incontro tra culture: per mezzo di collage interdimensionali sapete trasmettere l’esigenza di confronto col diverso. Un diverso che, con grande abilità e grazie ad acute scelte rappresentative, non viene mai mescolato, potremmo dire meglio: globalizzato, ma mantiene i suoi caratteri peculiari. Credo che questo sia un vostro grande merito, è d’accordo?

La scelta di unire architetture di epoche diverse attraverso il collage, mantenendo ben visibile le loro principali caratteristiche, è nata inizialmente dallo stile impressionista di Massimo Nidini (pittore). Unire vari soggetti e culture diverse e ben distinte per crearne una unica è alla base dei nostri lavori. L’unione e la fusione di epoche dà un’idea di globalizzazione diversa: unire mantenendo le specificità di ogni soggetto.

Abbiamo accennato alla pluridimensionalità delle vostre opere e di qui si potrebbe partire per definirvi dei post-cubisti, ma voi come vivete il rapporto con il genere artistico? Dove vi collochereste e in che modo potete dire di averlo rivisitato e fatto vostro?

 La nostra è una strana unione di vari generi dovuta alle diverse caratteristiche e alla differente provenienza dei due artisti. Impressionismo, cubismo, futurismo sicuramente hanno influenzato la nostra arte. E ora un tocco di surrealismo sta entrando in questo gioco. È divertente e stimolante unire vari periodi artistici e  farli propri, nasce qualcosa di diverso, l’inizio di un nuovo movimento?

EXP: DynamiCities verrà inaugurata a Leno (BS) il 29 maggio alle 17.00,  presso la sede principale della banca Cassa Padana; dal 1 al 23 luglio li troverete nella sede di Reggio Emilia della Cassa Padana (inaugurazione venerdì 1 luglio 2011 ore 18.30); dal 17 novembre 2011 al 20 gennaio 2012 saranno alla Project Room Galleria delle Arti di Cremona (inaugurazione giovedì 17 novembre alle 19.00); nel 2012  la mostra tornerà all’estero, in Belgio e in Germania.

INFO: http://www.lisaemassimo.com/

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